COME E’ DIFFICILE PARLARE DI STORIA VENETA E ACCONTENTAR TUTTI. :)

428156_3349193259313_1464408103_nQualche lettore mi accusa di fare “politica” narrando fatti storici, ma mi accorgo che anche di lui, che fornisce una interpretazione opposta alla mia, posso pensare lo stesso. la sua Vulgata però è quella accreditata dopo l’accadimento di certi fatti, inizialmente scritta da chi quei fatti contribuì a farli accadere e risultò alla fine tra i vincenti.
Faccio un esempio:
Prima narrazione (imposta oggi)
“Nel paese di CHIN CHI LA la nazione aveva avuto momenti di prosperità e gloria ma ora una vecchia oligarchia non voleva andarsene, non esisteva la libertà, le leggi erano vecchie e le varie contrade aspiravano a liberarsi per fondersi con quelle dei paesi accanto con una diversa e nuova bandiera. Arrivò finalmente un’armata, che fu accolta con entusiasmo dalle contrade, le quali adottarono persino la bandiera dell’amico occupante, l’oligarchia infingarda non reagì e fu sepolta. da quel momento si iniziò una lotta , grazie agli amici invasori, per abbattere anche i governi oligarchici degli altri paesi, cancellare ogni vecchio sistema e partire su basi nuove ove ognuno non era più né chincillese né di qualsiasi altro vecchio paese, ma prendeva un nuovo nome , iniziando un radioso avvenire. Anche se funestato da guerre inevitabili, emigrazioni inevitabili, corruzione inevitabile, tutti vecchi vizi italiani che il nuovo stato combatterà), indebitamento del nuovo paese quasi all’orlo della bancarotta, che si spera evitabile.

Contro narrazione
“Nel paese di CHIN CHI LA la nazione ha avuto momenti di prosperità e gloria ma il suo posto al sole si è ristretto perché non ha più la forza di una volta per motivi geopolitici inevitabili. Tuttavia l’antico governo assicura prosperità, mantiene le antichissime libertà e autonomie, riconoscendo a ogni sua contrada il diritto di parlare la propria lingua, seguire le sue antiche leggi e tradizioni. I paesani son contenti così, sperano che la vecchia oligarchia si mantenga il più possibile, magari attuando le riforme per adeguarsi maggiormente ai tempi, tranne poche minoranze, estromesse dal potere feudale nelle città dalla nascita della nazione di Chin chi là. Arriva l’armata nemica, che senza motivo li occupa, facendo stragi e rubando a man bassa, dicendo di portare libertà uguaglianza fraternità al popolo; i popolani, che non sono scemi invece insorgono e si fanno ammazzare per il vecchio sistema, i poteri estromessi un tempo si aggregano, spacciandosi per democratici egalitari, e adottano la bandiera dell’invasore. Anzi si mettono d’accordo con i colleghi delle piccole nazioni vicine par unificarsi in un nuovo stato con le nuove leggi, cancellare il passato facendo credere di aver liberato i loro compaesani da orribili sistemi oscurantisti.
Nasce una nazione fasulla, ove nessuno si riconosce e sa più chi è, per cui chi diventa amministratore, pensa solo a rubare per sé e con gli amici fonda dei partiti (prima inesistenti) che fan finta di litigare sui massimi sistemi, ma si spartiscono soldi e privilegi da buoni compagni o camerati. Questa nazione posticcia, per convincere se stessa di essere grande, si butta in avventurose guerre di aggressione, facendo pessime figure, pur avendo “milioni di baionette”. Lo stato appena nato, incomincia a far debiti, che prima non esistevano con le amministrazioni oneste dei paesi aboliti, le tasse sono altissime, la gente per non morir di fame emigra a milioni, e alla fine ci troviamo sull’orlo della bancarotta, molto probabile.

Ebbene, se tu ti attieni al primo scenario “non fai politica”, se provi a esprimere il secondo punto di vista, “fai politica”, “perché non sei obbiettivo o stravolgi la storia in maniera propagandistica”. Devo avere qualche cosa che non va…dato che credo più provata dai fatti la seconda versione. Ma mi dicono che casi come i miei sono incurabili.

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